Cos’è comunicare? soprattutto come comunicare oggi, in un mondo che ci circonda di immagini e simbologie e che sta portando sempre più verso l’apatica ipnosi da iper-comunicazione?
Ancor più, a cosa serve comunicare? Sembra una domanda banale, ma molti hanno smesso di farsela e subiscono le sovrastrutture create nel corso del tempo, quelle impalcature che hanno nascosto le vere fondamenta del termine “comunicazione“, rendendolo privo di senso. Comunicare è stupire, è attirare l’attenzione del passante, è destare curiosità, è questo e molte altre cose. Non c’è un solo modo per farlo, né uno stile più giusto di altri. Lo scopo principale è trasmettere un messaggio. Non è diverso dal parlare con una persona a quattr’occhi e catturare la sua attenzione, divertendola e affascinandola.
Comunicare non è usare belle immagini e frasi ad effetto. Comunicare è preparare una buona cena, è far ridere una persona giù di morale, è far vivere un messaggio in un solo momento cercando di parlare sinteticamente, provando sempre ad emozionare.
Comunicare è come fare l’amore: il trasporto deve essere puro, altrimenti è solamente sesso.
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